Buongiorno a tutti, scrivo questo breve messaggio per comunicare che, mio malgrado, il dominio www.deliriousound.com su cui questo sito ha "alloggiato" per cinque anni non esiste (momentaneamente) più.
Il motivo è da ricondurre ai continui cambi di sistema di Google, le cui procedure di rinnovo dei domini web sono diventate molto complicate e costose. Sono finiti i tempi in cui da Blogger stesso (il sito su cui questo blog è ospitato) si poteva comprare un dominio a 10-15 dollari per poi rinnovarlo anno dopo anno, così come sono finiti i tempi delle "procedure facili" nel capire come arrivare al proprio account di gestione senza dover rimbalzare da una piattaforma all'altra a mo' di ping-pong tentando invano di effettuare login in teoria validi ma in pratica respinti.
Dopo diversi giorni persi nel tentare di salvare il salvabile, sono stato costretto alla resa... e allora eccoci di nuovo qui – come a inizio 2011, quando questo blog fu aperto – sul buon vecchio indirizzo deliriousound.blogspot.com. Cercherò, non appena le quote di mercato si saranno abbassate, di riprendere il vecchio dominio (o qualcosa di analogo) al fine di rendere più visibile il sito italiano sui Delirious?, gruppo musicale cristiano.
In the sound of Delirious?
Sito-blog in italiano dedicato ai 'Delirious?', gruppo pop-rock inglese. Biografia, recensioni, critiche, interviste, materiale audio-video e tanto altro...
mercoledì 8 febbraio 2017
sabato 6 dicembre 2014
A volte ritorna (il rock)
Fra il 2012 e il 2014, dopo lo scioglimento dei Delirious?, Martin Smith si è lanciato a tempo pieno nella sua prospera carriera solista. L'ex frontman della più famosa british rock band di stampo cristiano ha infatti sfornato quattro EP dal titolo unico God's great dance floor, da cui ha successivamente ricavato due CD a loro volta racchiusi in un unico e definivo album intitolato Back to the start (pubblicato a ottobre 2014).
Le qualità compositive di Martin Smith non le scopriamo certo oggi, a conferma di brani come Waiting here for you che, pur appartenenti al nuovo repertorio, risuonano già come grandi classici. Tuttavia ciò che maggiormente si evince dalle nuove canzoni è la sterzata sonora volta a imitare i più tradizionali stereotipi della musica worship contemporanea.
Insomma, tranne un paio di brani fuoristile, interessanti proprio perché fuoristile (penso in particolare alla tamarra Only got eyes e a Jesus of Nazareth, assolutamente fantastica nel suo parodico sposalizio fra country e hard rock), il resto dei pezzi cade in un anonimato "degno" del più palloso Matt Redman. Tutto il contrario di quanto furono i Delirious? dei bei tempi, rimarchevoli per la loro originalità e capacità d'innovare (o rinnovare) il proprio sound.
Eppure, quasi a sorpresa, Martin Smith non si è dimenticato come si suona una chitarra elettrica. Per promuovere il suo tour dicembrino in Gran Bretagna, infatti, l'ex leader dei Delirious? ha lanciato un nuovo pezzo su YouTube dal titolo There's a river e meritevole di avere tutta la nostra attenzione: un gradito ritorno al rock puro e semplice, come sempre ci piacerebbe sentire!
Le qualità compositive di Martin Smith non le scopriamo certo oggi, a conferma di brani come Waiting here for you che, pur appartenenti al nuovo repertorio, risuonano già come grandi classici. Tuttavia ciò che maggiormente si evince dalle nuove canzoni è la sterzata sonora volta a imitare i più tradizionali stereotipi della musica worship contemporanea.
Insomma, tranne un paio di brani fuoristile, interessanti proprio perché fuoristile (penso in particolare alla tamarra Only got eyes e a Jesus of Nazareth, assolutamente fantastica nel suo parodico sposalizio fra country e hard rock), il resto dei pezzi cade in un anonimato "degno" del più palloso Matt Redman. Tutto il contrario di quanto furono i Delirious? dei bei tempi, rimarchevoli per la loro originalità e capacità d'innovare (o rinnovare) il proprio sound.
Eppure, quasi a sorpresa, Martin Smith non si è dimenticato come si suona una chitarra elettrica. Per promuovere il suo tour dicembrino in Gran Bretagna, infatti, l'ex leader dei Delirious? ha lanciato un nuovo pezzo su YouTube dal titolo There's a river e meritevole di avere tutta la nostra attenzione: un gradito ritorno al rock puro e semplice, come sempre ci piacerebbe sentire!
domenica 29 dicembre 2013
2014 = 15th Mezzanniversary
venerdì 6 settembre 2013
Vellutate note di brit-pop
Stu-G, in procinto di pubblicare un nuovo EP solista (Of Burdens, Birds And Stars) dopo la sua prima esperienza del 1995 (Have you heard?), ci regala tramite il suo canale di YouTube una perla dei Delirious? : la cover acustica di Beautiful Sun, canzone del 1999 che in un recente post abbiamo definito "singolo mancato". Sempre da parte di Stu-G ci è pervenuto nel mese di luglio il seguente messaggio privato: "Thanks for your website, it looks great!". Ma grazie a te, caro. Siamo onorati di aver ricevuto una tua visita e un tuo apprezzamento!
sabato 11 maggio 2013
Le geniali intuizioni di Peter Furler
Con i Newsboys, gruppo di cui è stato frontman dal 1992 al 2009, Peter Furler si è distinto per creatività e incisività stilistica. Forte dell'appoggio di Phil Joel - bassista, chitarrista e seconda voce - , la band australiana ha sfornato autentici capolavori del rock cristiano contemporaneo. Cito, a titolo di esempio, gli album Devotion (2004) e Go (2006), due fra i migliori dischi che personalmente abbia mai sentito.
Dal 2009, Furler si è dedicato alla propria carriera solista, lasciando i Newsboys nelle mani del navigato Michael Tait, ex dc Talk che non ha mancato di ridare un certo slancio - soprattutto mediatico - al gruppo "aussie". Certo, i picchi massimi del rock di Shine (1994) o della disco-dance di Love liberty disco (1998) non verranno forse mai più raggiunti, ma il talento compositivo di Furler non conosce limiti. Tratte dal suo album solista On fire del 2011, ecco i tre brani a mio giudizio migliori: Faster and louder, Reach e Matter of faith. Dentro c'è di tutto: l'intuizione melodica (furba quando non geniale), il testo, l'orecchiabilità, le sonorità miste fra pop, rock e dance. Il bacino d'influenze è davvero vasto - si va da Annie Lennox a Mika, dagli U2 ai Coldplay - , ma Furler riesce a conciliare il tutto in un'espressione unica e inconfondibile, oramai suo marchio di fabbrica da oltre vent'anni nonostante le continue sterzate stilistiche fra un territorio musicale e l'altro.
Dal 2009, Furler si è dedicato alla propria carriera solista, lasciando i Newsboys nelle mani del navigato Michael Tait, ex dc Talk che non ha mancato di ridare un certo slancio - soprattutto mediatico - al gruppo "aussie". Certo, i picchi massimi del rock di Shine (1994) o della disco-dance di Love liberty disco (1998) non verranno forse mai più raggiunti, ma il talento compositivo di Furler non conosce limiti. Tratte dal suo album solista On fire del 2011, ecco i tre brani a mio giudizio migliori: Faster and louder, Reach e Matter of faith. Dentro c'è di tutto: l'intuizione melodica (furba quando non geniale), il testo, l'orecchiabilità, le sonorità miste fra pop, rock e dance. Il bacino d'influenze è davvero vasto - si va da Annie Lennox a Mika, dagli U2 ai Coldplay - , ma Furler riesce a conciliare il tutto in un'espressione unica e inconfondibile, oramai suo marchio di fabbrica da oltre vent'anni nonostante le continue sterzate stilistiche fra un territorio musicale e l'altro.
sabato 4 maggio 2013
Sull'onda dell'indie rock
Di tutto si può dire dei primi Delirious?, tranne che non trasmettessero un'energia fuori dal comune. Ascoltate che roba. Canzone a suo modo sperimentale, quasi anarchica (musicalmente parlando). Composta da Stu-G e interpretata da una band in estasi, con un Martin scatenato, non padronissimo della sua voce, con un Jon su di giri col suo basso, e con uno Stew in versione "spacca tutto" - tanto per cambiare - alla batteria. Questo pezzo si chiama Come like you promise (la seconda parte, tutta strumentale, è una goduria ritmica) ed è tratto dal disco Live and in the can del 1996!
sabato 20 aprile 2013
There is an angel rivisitata
Nel suo quarto e ultimo EP solista, Martin Smith propone una sorprendente rivisitazione di una delle canzoni più introverse - e al tempo stesso belle - dei Delirious?. Trattasi di There is an angel, dedicata alla moglie Anna. Di séguito, il video (o meglio, l'audio) estratto da YouTube. Da notare che fra pochi giorni - il 22 aprile in Inghilterra, il 23 nel resto del mondo - verrà rilasciato il primo album solista di Martin Smith. Ulteriori informazioni sul suo sito ufficiale.
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