In un weekend di fine estate del 1995, il frontman Martin Smith si trovava con la moglie a Lincoln (Regno Unito), dove assistette a un meeting cristiano in cui, tra l'altro, si esibì suonando Thank you for saving me (canzone che avrebbe ben presto assunto un significato particolare). Il notizione del momento, comunque, era la nascita di Abigail, la figlia del batterista Stew.
Il lungo viaggio di ritorno verso Littlehampton terminò con un bruttissimo incidente stradale. La moglie e gli altri passeggeri uscirono indenni da ciò che rimaneva della vettura, mentre Martin restò incastrato fra le lamiere in un mare di sangue. Pompieri, ambulanze, polizia: tutto secondo la routine di emergenza.
Martin passò in convalescenza, bloccato su un letto di ospedale, le settimane successive. "Ero ancora un tecnico del suono e un produttore indipendente, nell'estate del 1995", ricorda dopo una decina d'anni. "Per due settimane restai inattivo e immobile sul mio letto, cercando semplicemente di stare meglio. Per conto mio, cominciai a riflettere sul mio futuro. Ero pieno di riconoscenza verso Dio, cosciente di essere stato salvato dalla morte. Mi era stata data una seconda possibilità, e non l'avrei mancata. In una delle molte visite che ricevetti, il produttore Less Moir, un mio collega, mi portò il libro U2 at the End of the World, di Bill Flanagan, che divorai letteralmente. Ogni pagina mi catturava e m'ispirava. Sapevo di essere stato salvato e sapevo che avrei dovuto immergermi a tempo pieno nella musica cristiana assieme al mio gruppo. L'idea che ognuno di noi potesse abbandonare i propri lavori e dedicarsi totalmente a questo mi eccitava; ma sarebbe stato difficile riuscire a vivere. Eravamo già sposati, alcuni di noi con anche dei figli. Non era come se fossimo stati dei 17enni senza impegni. Ci meditammo alcuni mesi, ci pregammo sopra e infine ci lanciammo. Quando senti che Dio ti dice 'Vai!', non è il momento di fare mezzi giri. Alla fine, se riguardo indietro a quel 30 agosto, vedo un'enorme benedizione. 'Tutte le cose concorrono al bene di chi ama Dio' (Romani 8:28). E ad ogni compleanno di Abigail, mi ricordo della bontà del Signore e di questo splendido dono che è la vita".
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