Una delle tante interviste promozionali di King of Fools (il primo "vero" album dei Delirious? rilasciato a giugno 1997) venne registrata e immortalata come b-side nel singolo Promise, terzo e ultimo estratto del disco in questione. Buona lettura!
Siamo a Brighton in compagnia dei Delirious?, che si stanno prendendo una pausa dalle registrazioni odierne. Allora ragazzi, raccontateci un po': i Delirious? quando sono nati?
Tim: La band è nata circa quattro anni fa, e solo un anno fa abbiamo lasciato le nostre occupazioni ufficiali. Fino ad allora facevamo tante serate, di solito due o tre a settimana. Probabilmente abbiamo suonato davanti a circa diecimila persone al mese e abbiamo girato un po' tutto il Paese.
Perciò, prima di allora, non eravate musicisti a tempo pieno; qual era la vostra occupazione?
Tim: Io gestivo uno studio di registrazione.
Stew: Io ero un designer.
Jon: Frequentavo una scuola d'arte.
Martin: Ero un ingegnere del suono.
Stu-G: Ero un elettricista.
Cosa potete dirmi della vostra etichetta discografica, Furious Records? È una grande etichetta con sede a Londra o è qualcosa di diverso?
Jon: Allora, la Furious è la nostra piccola etichetta discografica indipendente. In questo modo possiamo avere il controllo totale di ciò che facciamo, e fare la musica che veramente ci piace.
Stew: Nella Furious Records abbiamo messo un sacco di cose, tutte le nostre precedenti esperienze. Questa etichetta ci ha per permesso di campare tutti questi anni ed ora è diventata parte integrante dei Delirious?. Certo, è stata dura, ma le cose sono andate avanti, e il fatto di poter gestire tutto l'aspetto creativo è fantastico.
Quindi, attualmente, ogni membro della band ha due lavori?
Stew: Già.
Come promuovete le vostre produzioni? Per esempio il singolo Deeper, i videoclip e le cose di questo genere.
Stu-G: White Ribbon Day ha raggiunto la 41esima posizione nelle "charts", e per molte persone, anche nel campo musicale, è stata una vera sorpresa. Sullo slancio di quel piccolo successo abbiamo pubblicato Deeper. Quando abbiamo registrato questa canzone per l'album, ci siamo divertiti un sacco. Per la promozione di Deeper, siamo stati ospitati in un paio di programmi televisivi e abbiamo fatto alcune interviste alla radio. La canzone è poi arrivata in 20esima posizione. C'è comunque da dire che non abbiamo avuto tante messe in onda sulle frequenze nazionali, ma piuttosto su quelle regionali.
Stew: A proposito di Deeper, un'altra esperienza fantastica è stata il tour dell'HMV (catena di negozi musicali britannici). Era una cosa di tre o quattro giorni: siamo andati su e giù per il Paese e ad ogni singola esibizione siamo stati seguiti da centinaia di persone. È stato incredibile sapere di "non essere soli". Sai com'è, vogliamo che tutti si sentano parte del nostro progetto. Anche quando siamo arrivati al 20esimo posto nella "hit parade", molte persone sono venute a dirci che anche loro, assieme a noi, si sentivano al 20esimo posto. E questo è stato fantastico per tutti noi.
Cosa potete dirci del vostro album King of Fools?
Stew: Penso che sia la cosa migliore che abbiamo fatto. Ci sono dodici splendide tracce, che vanno dal genere soft e riflessivo a pezzi che sono proprio forti, con il meglio delle nostre chitarre. Insomma, è un album assolutamente fantastico e noi ne siamo entusiasti!
Martin: Ci facciamo una bella pacca sulla spalla! Siamo in vena di autocomplimenti!
Come si sono svolte le registrazioni di King of Fools?
Tim: Abbiamo inciso il disco in una casa di Londra, chiamata Bellwood, piena di grandi stanze. È stato divertente perché ad esempio abbiamo potuto suonare la batteria in stanze dall'acustica diversa e così abbiamo sperimentato vari tipi di sound. Non ci siamo stressati per niente. Ci siamo divertiti un sacco. Nel passato abbiamo trascorso molto tempo in studio, e questo è stato un nuovo modo, fresco ed entusiasmante, di fare le cose.
Martin: Nel grande atrio di quella casa abbiamo registrato gli strumenti a corde, un coro e le parti di batteria. In alcune delle canzoni si sente proprio questo grande effetto. Siamo molto contenti del risultato. Ma quello che ci piace di più di questo album è che rispecchia esattamente il punto in cui ci troviamo ora: le nostre vite e quello che stiamo passando. Abbiamo fatto tutto sotto la nostra etichetta, lavorando con Andy Piercy.
È possibile che King of Fools non rispecchi tutte le caratteristiche della musica pop che si sente oggi in radio; d'altronde non tutti i pezzi sono stati registrati seguendo quest'ottica. L'album però ha veramente un bel sound. E, in un certo senso, grazie alla libertà che abbiamo avuto, l'album ha davvero qualcosa di rock'n'roll. Abbiamo fatto esattamente quello che volevamo, ed è una cosa che poche band riescono a fare in questi tempi.
Cosa significa essere rock'n'roll oggi?
Jon: Lasciare un asciugamano sul pavimento dell'albergo, come ho fatto l'altro giorno.
Stew: Per quanto mi riguarda, essere rock'n'roll vuol dire essere te stesso, senza conformarti alle cose che le persone o il mercato cercano d'importi. Significa seguire il proprio cuore e metterci tutto te stesso. Questo è quello che cerchiamo di fare. Forse non è ciò che il mercato richiede, né ciò che il mondo della musica o la società domanda. Ma abbiamo fatto qualcosa in cui crediamo al 100%, e lo portiamo avanti a testa alta. Qualche volta è dura, certo, ma la gente ci rispetta per questo. Il nostro non è un rock'n'roll di facciata.
Quali sono i vostri progetti e i vostri piani per il futuro?
Jon: Beh, il futuro in questo momento sembra roseo ed entusiasmante! Abbiamo in programma il d:Tour in autunno, nel corso del quale suoneremo anche in alcuni palcoscenici del rock'n'roll britannico. Siamo davvero contenti di uscire dalle nostre mura e d'invadere la cultura con il nostro messaggio cristiano. In effetti saremo semplicemente noi stessi. È giusto un altro passo nel raccontare alla gente che abbiamo preso il nostro impegno sul serio. E lo porteremo fino in fondo.
Stew: Suoneremo in vari posti: Leicester De Montfort Hall, Wolverhampton Civic Hall, Shepherds Bush Empire, Southampton Guildhall, Manchester Academy. Ambienti del genere. Tutto questo ci darà una grande spinta.
E nel tempo libero cosa farete?
Stu-G: Beh, prima abbiamo parlato della Furious Records. Gestire la propria etichetta discografica vuol dire avere mediamente un giorno libero alla settimana. Il resto del tempo siamo sempre in ufficio. Stew, per esempio, si occupa del design. Gestiamo tutto da soli e questo ci tiene molto occupati. Si tratta di portare avanti la ditta, non solo la band.
Martin: Sai, Stu-G, la tua barba è bellissima quando parli.
Stew: È una barba radiofonica, vero?
Grazie della chiacchierata ragazzi. Prima di chiudere, volete aggiungere qualcosa?
Martin: Gustatevi il remix di Deeper fatto da Mark Edwards. Spero che vi piaccia. Fatelo suonare alle vostre feste quest'estate... E tenete alta la bandiera!
Stew: State in guardia, siamo qui per restare!
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