L'impressione è che, finita l'epoca dei grandi palcoscenici - anche secolari - dei Delirious?, Martin Smith si stia immedesimando sempre di più nel suo nuovo ruolo di "worship leader" dal carisma internazionale.
La ricerca del sound alternativo è ridotta ai minimi termini. Si opta per una maggiore apertura ai moderni canoni del pop, largamente dettati dalle tendenze dei Coldplay. Si vuole la magnificenza del worship contemporaneo, con l'esempio di Michael W. Smith in prima linea. Ed è proprio sul profilo di quest'ultimo che la sterzata di Martin pare consumarsi: l'evoluzione della sua musica, la maggiore presenza e personalità al pianoforte, ma anche il modo di presentare il proprio look, lasciano davvero pochi dubbi al riguardo. Martin Smith si sta facendo interprete, portavoce e successore del movimento lanciato anni or sono da Michael W. Smith. Che i due artisti portino lo stesso cognome, è certamente un caso. Che l'ex Delirious? stia invece ricalcando le orme del suo più anziano collega, sicuramente no. A conferma di un feeling, d'altronde reciproco, iniziato diversi anni fa.
Ecco un video che ritrae il grande Michael W. Smith interpretare I could sing of your love forever dei Delirious? in una serata di gala alla Casa Bianca in presenza del presidente degli Stati Uniti d'America (2001). Ed ecco una delle migliori canzoni della nuova avventura solista del nostro Martin, a conferma di un fuoco sempre ardente: Fire never sleeps (2012).
Di séguito, un paio di scatti fotografici risalenti alla scorsa primavera.
Michael W. Smith & Martin Smith (2012)
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